martedì 12 agosto 2025

A Nino Monti



Giugno 1959 - Nino Monti, M.Teresa Spanu, Angela Petti, Giovanna Tilocca in una foto di gruppo della classe mista III C delle Scuole Medie di Alghero di Piazza Ginnasio.

Il 10 agosto 2025 ci ha lasciato Nino Monti. Sapevo che non stava bene e nonostante volessi chiedergli delle informazioni su alcuni fatti della politica algherese risalenti agli anni Ottanta non l'ho chiamato perché non volevo disturbarlo e aspettavo che risolvesse i suoi problemi di salute per contattarlo. La notizia mi ha sconvolta perché speravo che non fosse nulla di tanto serio. 

Ho conosciuto Nino sui banchi delle Scuole Medie e poi l'ho perso di vista fino a quando negli anni Settanta ci siamo trovati seduti allo stesso tavolino nel bar Chez Michel perché lui era entrato nella sfera del partito socialista al quale appartenevano alcuni nostri amici. Io lo guardavo e mi sembrava di riconoscerlo ma, nel dubbio, non gli ho detto nulla. E' stato lui a ricordarmi che eravamo stati compagni di scuola. Tempo dopo l'ho visto in fila nella biglietteria del cinema Miramare con una bella e giovane ragazza che sarebbe poi diventata sua moglie. La nostra frequentazione si è fatta più assidua, e anche lui ha iniziato a partecipare alle affollate cene che organizzavamo a casa. Faceva parte della nostra compagnia e abbiamo fatto dei viaggi insieme a Barcellona e in Sardegna alla ricerca di luoghi poco noti e particolari. Aveva un ruolo importante nella Sella & Mosca e non mancava mai di ingaggiare il gruppo musicale di mio marito per allietare le serate di festa nella cantina dell'Azienda vitivinicola. Era una persona pratica, senza complicazioni, sempre molto organizzata ed era piacevole incontrarlo e scambiare opinioni con lui. Possedeva una sottile ironia, anche nei propri confronti, e riusciva a prendere il meglio di tutto ciò che gli capitava. Andato in pensione, aveva aperto insieme a Carmelo Murgia un sito web, storiedialghero, che tratta aspetti storici, culturali, artistici, e popolari della città di Alghero. Si occupava della tradizione marinara algherese, lui, proveniente da Villanova Monteleone, e anche lì è riuscito ad ottenere significativi risultati. Infine ha deciso di riprendere il lavoro che lo portava per quattro giorni alla settimana in Gallura dove era stato richiesto per amministrare una azienda vitivinicola. Questa nuova attività, che ha affrontato con molto entusiasmo, lo ha coinvolto forse più di quanto lui stesso pensava e negli ultimi tempi, a parer mio, stava diventando anche un po' troppo impegnativa. Tra l'altro, non aveva più modo di occuparsi del sito web nel quale apparivano sempre meno articoli mentre il progetto di fare una stampa con alcuni argomenti del sito era stato rinviato a tempi migliori.

L'ho chiamato l'ultima volta a fine giugno perché volevo dare al sito un articolo sull'ipogeo di Maria Pia e mi ha detto che non stava bene. L'ho sentito affaticato, ma nello stesso tempo si è mostrato interessato all'argomento e mi ha chiesto notizie dell'articolo sugli schiavi ad Alghero che avrei dovuto dargli qualche tempo prima. Io gli ho detto che il pezzo sugli schiavi era stato pubblicato ma a lui, evidentemente molto preso dal lavoro, era sfuggito.

Mi manca un grande amico, una persona sulla quale potevo sempre contare, con il quale condividevo l'interesse per Alghero a 360° e che per me era sempre quel ragazzino serio e studioso che avevo conosciuto in quell'aula delle Scuole Medie del Corso Carlo Alberto dove era iniziato il nostro lungo percorso di vita e di amicizia.

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